Donne di Palestina: un pomeriggio con Hana e Asmah di AOWA

Sabato 2 Aprile 2016 a Ponte San Giovanni presso il Ponte Solidale si è realizzato un partecipatissimo incontro con due delle donne palestinesi che fanno parte del progettoDONNE DI PALESTINA: Un percorso di empowerment femminile in Cisgiordania attraverso lo start-up della produzione di olii essenziali – per uso locale ed esportazione – attraverso il commercio equo e solidale”.

Il progetto è la prosecuzione di un percorso attivato già nel 2009 e che nel tempo ha visto la crescita dello stesso e la partecipazione di nuovi soggetti, nonché un reale concretizzarsi degli obiettivi preposti attraverso il progetto dei saponi nel circuito del commercio equo.

Tra gli obiettivi del progetto c’è:

  • offrire lavoro e reddito a donne capofamiglia al fine di ridurne lo stato di povertà,
  • l’empowerment delle donne,
  • lo sviluppo della partecipazione delle donne nel lavoro produttivo, offrendo loro la possibilità di avviare progetti innovativi,
  • lo sviluppo di energie creative e iniziative di micro-economia locale basate sullo sfruttamento di risorse non tradizionali,
  • avviare l’estrazione su piccola scala di oli essenziali “mediterranei”, prima ed unica attività in questo senso nel panorama Palestinese,
  • lo sviluppo locale integrato, con particolare riferimento alla tutela ambientale (soprattutto per la problematica idrica) e al sostegno del commercio equo e solidale,
  • la creazione di reddito con particolare riferimento al sostegno delle imprese femminili e giovanili in Palestina.

Durante l’incontro Asma e Hana hanno raccontato del progetto e dell’Associazione AOWA di cui fanno parte, sottolineando l’importanza della cooperazione dal basso tra associazioni di donne palestinesi e associazioni italiane.

Il partecipatissimo dibattito si è ampliato su quella che è la situazione palestinese riaffermando la volontà di AOWA di lottare per la libertà di tutt@ i palestinesi. Uno degli strumenti messo in campo è la lavorazione della terra per non lasciarla nelle mani degli occupanti, con tutte le difficoltà che questo comporta, data la scellerata appropriazione di tutte le risorse idriche da parte degli israeliani.

Tante sono state le domande e tante gli stimoli alla discussione.

Di seguito un’intervista a Asma e Hana.

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